domenica 31 maggio 2015

COME GESTIRE LA GELOSIA TRA FRATELLI


Una delle difficoltà che mi viene spesso esplicitata dai genitori è “come faccio a gestire la gelosia tra i miei figli?
Bisogna considerare che quando si hanno due o più figli la gelosia è un sentimento con il quale dover “obbligatoriamente” fare i conti.
Quando incontro qualcuno che mi dice “siamo fortunati, il nostro primogenito non è assolutamente geloso del piccolo” invito i miei interlocutori a soffermarsi un po’ su questa “presunta” fortuna, facendoli riflettere sul fatto che probabilmente una gelosia “non espressa” è una difficoltà in meno per il genitore che non deve gestirla ma è di certo un problema in più per il bambino che non può esprimerla.

La gelosia tra fratelli, infatti, è sempre presente anche quando non è manifestata!

In questo caso è più problematica, poiché resta inconscia e l’inconscio ha degli effetti anche se noi non ce ne accorgiamo.
Ci sono dei bambini che arrivano in studio con alcune sintomatologie (tic, agitazione, difficoltà del ciclo sonno-veglia, etc.) che regrediscono non appena il bambino, per esempio attraverso il gioco o il disegno, riesce ad esprimere il fastidio, l’aggressività che prova nei confronti del fratellino o della sorellina.
Spesso i bambini che presentano queste problematiche sono dei bambini molto buoni, accondiscendenti, ubbidienti, dei “bravi bambini”, molto suscettibili al giudizio dei genitori, che mai potrebbero permettere a se stessi di “comportarsi male”. Sono quasi sempre dei bambini con un ipercontrollo delle loro emozioni. Ma le emozioni provate, da qualche parte scalpitano per venir fuori ed essere manifestate, e qui vengono “in aiuto” i sintomi, che sono un modo per mostrare la loro sofferenza, spostando l’attenzione dal motivo reale ad un altro.
Quando nasce un fratellino o una sorellina, quindi, bisogna sempre incoraggiare l’altro figlio ad esprimere le proprie emozioni, anche, e soprattutto, se queste sono negative. Ciò le renderà meno pesanti, più gestibili e più tollerabili al bambino.
Come sappiamo bene, infatti, il non detto, tutto ciò che noi non possiamo dire è molto più pesante da sopportare di ciò che possiamo esprimere liberamente.
Far esprimere al bambino le proprie emozioni non significa, naturalmente, dargli il permesso di maltrattare il fratellino o la sorellina o farlo sentire una “vittima” della situazione, significa, piuttosto, fornirgli uno luogo di ascolto in cui possa sfogare la sua sofferenza, possa esprimere il suo disappunto, senza per questo sentirsi svalorizzato e senza intaccare la sua autostima.
A volte capita, infatti, che un bambino che mostri la sua gelosia venga in qualche maniera biasimato per questo “ma dai…non c’è motivo di essere geloso”, “non dirmi che sei geloso del fratellino”, etc. Queste frasi gli faranno pensare che la sua reazione sia sbagliata, che l’altro non si aspetti questo comportamento da parte sua, che lui non sia adeguato a far fronte a ciò che accade.
Se invece ci troviamo di fronte ad un bambino che esprime la gelosia, la rabbia, anche con manifestazioni di aggressività fisica nei confronti del fratellino, spesso tendiamo a rimproverarlo, attribuendogli una “cattiveria” che non è reale ma che al bambino può arrivare come un’etichetta “io sono cattivo”.
Ma la gelosia può essere anche del figlio minore verso il fratello o la sorella maggiore. Questo tipo di gelosia viene meno considerata, di solito, dai genitori. Nonostante questo, però, anche questa forma di gelosia può avere degli effetti sintomatici nei bambini.
In realtà, questi effetti sintomatici non rimangono relegati all’infanzia; infatti, se non sono opportunamente compresi da parte dei genitori e dunque adeguatamente gestiti, possono avere degli strascichi anche molto pesanti nell’età adulta.
Penso che sia capitato a tutti di conoscere degli adulti che presentano delle relazioni molto problematiche con i fratelli e con le sorelle e che anche in età adulta dichiarano la preferenza di un genitore per l’uno o per l’altro, le ingiustizie subite, le esclusioni, etc.
Per tale motivo è bene porsi fin da subito il problema, sia quando la gelosia è manifesta, sia quando non lo è.
Nel prossimo articolo fornirò delle indicazioni più precise sulle modalità più adeguate per far fronte a tale problematica.

Dott.ssa Roberta La Barbera
Psicologa e Psicoterapeuta

giovedì 7 maggio 2015

GRUPPI DI PAROLA PER BAMBINI E RAGAZZI


Lo Studio Equilibrium organizza a partire dal mese di maggio dei Gruppi di Parola per bambini e ragazzi (dai 6 ai 14 anni) figli di genitori separati o divorziati.
Il gruppo di parola è un luogo in cui ogni bambino o ragazzo può parlare, in un ambiente riservato, dei propri vissuti relativi alla separazione dei genitori, può confrontarsi con altri bambini o ragazzi che vivono la medesima esperienza, può trovare un ascolto attivo che gli permetta di affrontare le proprie emozioni in un contesto NON TERAPEUTICO.

L'iscrizione al gruppo sarà preceduta da un incontro gratuito conoscitivo con i genitori, durante il quale si spiegherà l'organizzazione degli incontri, le modalità di lavoro con in bambini e le finalità dei gruppi stessi.

Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare ai numeri presenti sul volantino oppure scrivere una mail a studio.equilibrium@libero.it

Dott.ssa Roberta La Barbera, Psicologa e Psicoterapeuta
Dott.ssa Elisabetta Liberti, Mediatrice Familiare

sabato 2 maggio 2015

Rilassiamoci Insieme! Percorso di Rilassamento per Genitori e Bambini


Lo Studio Equilibrium ha organizzato il Percorso "Rilassiamoci Insieme!". E' un percorso di Rilassamento per genitori e bambini che inizierà a Maggio che coinvolgerà insieme genitori e bambini. Durante questo Percorso verranno insegnate delle tecniche
di rilassamento
adatte ai bambini, con l'ausilio delle fiabe, ma che saranno sperimentate ed imparate anche dai genitori, che successivamente potranno riprodurle anche a casa.
E' un percorso innovativo che punta a creare un momento di scambio emotivo forte tra i genitori ed i bambini e che può aiutare i genitori nella gestione di particolari comportamenti dei bambini, spesso effetto di tensioni, ansia e stress che i piccoli sperimentano.
Vai alla nostra pagina facebook e scarica il coupon per un incontro di dimostrazione gratuito!

Dott.ssa Roberta La Barbera
Dott.ssa Silvia Giolitto